Descrizione
L’integratore IppoLEG ® è frutto di anni di ricerca osservazionale presso il Centro Medico Ippocrate di Parma, di pazienti trattati con noti integratori del commercio in presenza sia di varici (vene varicose), oppure teleangectasie (capillari), o segni e sintomi da stasi veno-linfatica (edema, cellulite, pesantezza, crampi notturni, dolore).
La circolazione venosa (come descritto nelle nostre brochure, sul nostro sito e su YouTube) è uno dei pilastri del benessere del corpo, in quanto porta al cuore sangue refluo, ovvero ricco di scorie. Questo comporta in tutti i casi un aumento della “tossicità locale”, con aumento di radicali liberi, di ossidazione cellulare e di infiammazione, prima a livello degli arti e poi sistemica. Molti prodotti naturali oggi consentono di migliorare questo stato di cronica “intossicazione endogena”.
Dettagli
La confezione contiene 30 compresse bianche e 30 compresse blu.
CASI LIEVI – terapia di mantenimento:
Una compressa bianca LUNEDI MERCOLEDI VENERDI
Una compressa blu MARTEDI GIOVEDI SABATONulla la domenica
LA COMPRESSA VA ASSUNTA PRIMA DEL PASTO DI MEZZOGIORNO o prima di colazione al mattino
La terapia va fatta per tutto l’anno, con interruzione di 10 gg alla fine di ogni ciclo di 60 compresse, pertanto sono
4 confezioni /anno
CASI SEVERI – terapia di attacco di due settimane
Una compressa bianca al mattino prima di colazione
Una compressa blu prima di pranzo
Successivamente passare alla terapia di mantenimento.
CARATTERISTICHE
BROMELINA
La bromelina è un enzima presente nel succo e, soprattutto, nel gambo dell’ananas. Si ritiene che la bromelina possa aiutare a combattere il dolore e il gonfiore associati all’infiammazione. Per questo la sua assunzione viene proposta per ridurre l’infiammazione, rallentare la coagulazione, combattere l’artrite e altri disturbi reumatici. Inoltre a volte viene consigliata per rilassare i muscoli, stimolarne la contrazione o prevenirne l’indolenzimento dopo l’attività fisica.La bromelina “dirotta” questa sintesi, incrementando la produzione di prostaglandine ad attività antinfiammatoria a discapito di quelle ad attività pro-infiammatoria, in tal modo evitando il danno gastrointestinale tipico dei FANS[1]. Altre attività naturali della bromelina includono un’azione antitrombotica, un’attività ipotensiva e la capacità di solubilizzare le placche arterosclerotiche. È nota la sua capacità sinergica nelle terapie antibiotica e antitumorale.
Bibliografia: Therapeutic uses of pineapple-extracted bromelain in surgical care – A reviewZehra Abdul Muhammad 1, Tashfeen Ahmad 1
MELILOTO (melilotus officinalis – pianta della famiglia delle Leguminosae)
Il meliloto non agisce direttamente sulla coagulazione del sangue, ma espleta la propria azione a livello delle pareti venose, aumentandone il tono e riducendo la permeabilità capillare (azione similescina), quindi anti edema. [tratto da Dizionario di fitoterapia e delle piante medicinali, di E. Campanini] Ha quindi effetto contro cellulite, vene varicose, capillari e ritenzione idrica in genere favorendo in modo spiccato il drenaggio linfatico. I componenti chimici che caratterizzano il fitocomplesso agiscono in sinergia espletando anche attività cicatrizzanti: per questo motivo, l’estratto viene adoperato anche per favorire la rimarginazione delle ferite (ulcere da stasi)
Recenti studi hanno osservato anche un’attività antireumatica – seppur blanda – associata al meliloto e come descritto in letteratura ha proprietà di stabilizzazione della membrana cellulare di globuli rossi, offrendo quindi una migliore ossigenazione dei tessuti.E’ utile nella cura di edemi (ad eziologia flogistica) e nel trattamento della fragilità capillare: queste attività sono rese dal miglioramento del ritorno venoso e della circolazione linfatica, nonché dalla diminuzione della permeabilità della parete dei vasi (virtù antinfiammatoria ed antiedematosa).
Per tutte le potenzialità appena descritte, il meliloto trova applicazione nel trattamento di emorroidi, varici, stasi linfatiche, ulcere degli arti inferiori e tromboflebite.
CASTAGNO (Castanea sativa)
La vera novità della sinergia del castagno con gli altri fitocomposti di Ippoleg ® lo collocano come integratore unico nel suo genere.
Come scrive Rodrigues nel lavoro sottocitato, è in grado di ridurre le adiposità (accumuli di grasso) nelle cavie.
Varie parti della pianta, soprattutto le gemme, sono dotate di efficaci proprietà drenanti del sistema linfatico. Ecco perché possono essere utilizzate con estrema efficacia in caso di cellulite, circolazione linfatica lenta, pesantezza degli arti ed
edemi, infatti la costante azione della forza di gravità sul sistema venoso comporta sempre un accumulo linfatico che attraverso il deposito di mucopolisaccaridi ed altre sostanze di scarto, determinano la cute a buccia d’arancia, o quella sintomatologia dolorosa così frequente soporattutto nelle donne, sia in età fertile, ma soprattutto in fase pre e post menopausale.
Ma non solo, essa rappresenta anche Una nuova speranza contro i batteri resistenti
Alcuni ricercatori della Emory University hanno infatti scoperto che è in grado di rendere inoffensivi i batteri. Molto meglio di quanto pare siano in grado di fare, oggi, i farmaci tradizionali. «Abbiamo identificato una famiglia di composti di questa pianta che hanno un meccanismo medicinale molto interessante», spiega la dott.ssa Cassandra Quave – piuttosto che uccidere lo stafilococco, questo estratto botanico funziona togliendo le armi allo stafilococco, essenzialmente bloccando la capacità dei batteri di creare tossine che causano danni ai tessuti”; questo risulta particolarmente utile nel contrastare segni e sintomi spesso attribuiti alla alterata circolazione, quando invece sono favoriti da una attività batterica eccessiva, anche se non infettiva.
BIBLIOGRAFIA:
Dietary Supplementation with Chestnut (Castanea sativa) Reduces Abdominal Adiposity in FVB/n Mice: A Preliminary StudyPedro Rodrigues 1, Tiago Ferreira 1, Elisabete Nascimento-Gonçalves 1, Fernanda Seixas 2, Rui Miguel Gil da Costa 1 3 4 5, Tânia Martins 1, Maria João Neuparth 6 7, Maria João Pires 1, Germano Lanzarin 1, Luís Félix 1 8, Carlos Venâncio 1 9, Isabel C F R Ferreira 10, Margarida M S M Bastos 3, Rui Medeiros 11 12, Isabel Gaivão 13, Eduardo Rosa 1, Paula A Oliveira 1
Leaves and Spiny Burs of Castanea Sativa from an Experimental Chestnut Grove: Metabolomic Analysis and Anti-Neuroinflammatory Activity
Ilaria Chiocchio 1, Cecilia Prata 1, Manuela Mandrone 1, Fortuna Ricciardiello 2, Pasquale Marrazzo 2, Paola Tomasi 1, Cristina Angeloni 3, Diana Fiorentini 1, Marco Malaguti 2, Ferruccio Poli 1, Silvana Hrelia 2
DIOSMINA
La diosmina è una molecola semisintetica (modificata a partire dalla molecola di esperidina), appartenente alla famiglia dei flavonoidi. È un farmaco flebotropico utilizzato come vasoprotettore in tutte quelle patologie nella quale si evidenzia un deficit delle strutture dei vasi sanguigni, ad esempio nell’insufficienza venosa cronica, nella malattia emorroidale acuta e cronica e come terapia adiuvante dopo l’emorroidectomia o la chirurgia venosa.
Studi effettuati sui ratti diabetici hanno però evidenziato che diosmina è efficace anche nel trattare l’iperglicemia, mentre è stato anche ipotizzato che potrebbe avere un ruolo nel trattamento di alcune malattie neurodegenerative, come la malattia di Alzheimer, e la sua attività anti-infiammatoria è stata dimostrata nelle cellule neuronali, in vitro. L’effetto preponderante della diosmina è tuttavia quello di creare un ambiente con un livello di infiammazione basso, offrendo un terreno dove ogni cellula può meglio vivere in un ambiente meno “tossico”. Questo effetto è soprattutto evidente nel sistema venoso, il vero “carrier” di ogni prodotto di scarto cellulare che viene trasferito al cuore.
Così come una buona salute dell’organismo parte da un sistema venoso efficiente, così l’utilizzo costante di diosmina, contribuisce a rafforzare le nostre terapie (scleroterapia, chirurgia od altro sul sistema venoso)
IPPOCASTANO
L’ippocastano così come viene utilizzato in ambito erboristico ha la capacità di ridurre la permeabilità dei capillari, ha un effetto antinfiammatorio, migliora il drenaggio linfatico e aumenta la pressione venosa.
Gli estratti di ippocastano presentano delle proprietà che rendono utile questo rimedio nel trattamento dell’insufficienza venosa cronica, con particolare riferimento a quanto accade a livello degli arti inferiori. Con l’ippocastano si possono alleviare edema, dolori, prurito e senso di tensione o di affaticamento delle gambe.
L’ippocastano ha inoltre proprietà antinfiammatorie, antiedematose e antiessudative. Come rimedio naturale viene consigliato a chi soffre di vene varicose e inoltre aiuta a ridurre la distruzione della vitamina C. I rimedi a base di ippocastano aumentano la resistenza e l’elasticità dei capillari.
VITAMINA C
Per lungo tempo lo studio delle proprietà della vitamina C fu limitato dalla sua azione preventiva nei confronti dello scorbuto. Studi condotti nel secondo dopoguerra hanno evidenziato che per impedire l’insorgere della malattia è necessaria l’assunzione di una dose davvero ridotta del composto, dai 5 ai 10 mg al giorno, mentre per dosi superiori ai 60 mg ne inizia l’escrezione con le urine, accompagnata dall’eliminazione dei prodotti del catabolismo della vitamina. Da queste osservazione nacquero le prime indicazioni relative alla Dose Giornaliera Consigliata pari, appunto, a 60 mg.
La vitamina C è necessaria anche per proteggere le membrane cellulari dai danni causati da radicali liberi. A bloccare i processi di perossidazione dei lipidi di membrana ci pensa in realtà la vitamina E, ma l’acido ascorbico svolge un ruolo determinante perché donando elettroni rigenera la forma attiva della vitamina E, pronta ad un nuovo ciclo di reazioni.
La vitamina C svolge un ruolo importante nella difesa da infezioni batteriche. Durante un’infezione i neutrofili assorbono e concentrano al loro interno grandi quantità di vitamina C, raggiungendo livelli da 30 a 100 volte quelli presenti nel plasma. I neutrofili, grazie alla vitamina C accumulata, possono resistere alla tempesta di radicali liberi ed ossidanti che producono e rilasciano contro gli invasori presenti, uccidendoli. Anche in questo caso la vitamina C funziona proprio come un antiossidante, proteggendo dal danno ossidativo i neutrofili nel mezzo della loro battaglia con i microbi, una guerra chimica feroce e brutale.
Diversi studi, sia su modello animale che su umani, hanno indagato il potenziale della vitamina C nella prevenzione di patologie dell’apparato cardiocircolatorio. Studi prospettici di popolazione hanno evidenziato una possibile riduzione del rischio cardiovascolare per elevata assunzione di vitamina C . Un possibile meccanismo d’azione della vitamina potrebbe essere dovuto alla riduzione dei processi ossidativi delle LDL causati da radicali liberi, uno degli eventi che porta alla formazione della placca aterosclerotica.
Alcuni studi di popolazione hanno evidenziato un possibile effetto protettivo, per elevati livelli plasmatici di vitamina C, nei confronti di ictus e altri eventi cerebrovascolari. Anche in questo caso l’effetto presentava una evidente correlazione con un abbondante consumo di frutta e verdura, rendendo difficoltoso stabilire lo specifico contributo della singola vitamina. Studi controllati in doppio cieco, con l’utilizzo di integratori, non hanno invece mostrato effetti apprezzabili e necessitano di ulteriore approfondimento. Diversi lavori hanno mostrato che una elevata assunzione di vitamina C porta ad una riduzione della pressione sanguigna, grazie ad un probabile effetto protettivo nei confronti delle cellule che costituiscono la parete dei vasi e che partecipano agli scambi tra vasi e tessuti circostanti.
VITAMINA E
Le principali funzioni della vitamina E
Nel nostro organismo la vitamina E agisce come un potente antiossidante, proteggendocicontro i danni prodotti dai radicali liberi e da tossine alimentari, inquinamento, fumo e raggi UV, che possono danneggiare gli acidi grassi presenti nelle membrane cellulari e determinare l’insorgere di malattie degenerative. Oltre a proteggere organi e tessuti dall’invecchiamento cellulare, la sua azione antiossidante la rende preziosa per curare numerosi disturbi.
La vitamina E protegge la vista
L’elevato potere antiossidante della vitamina E protegge la vista dai danni causati dall’età, in particolare dalla degenerazione maculare della retina e dalla formazione di cataratta.
La vitamina E è antinfiammatoria, antiossidante e immunostimolante
L’azione antinfiammatoria e antiossidante della vitamina E contrasta la formazione di nitrosammine (sostanze cancerogene che si formano nello stomaco a partire dai nitriti presenti nel cibo), proteggendo le cellule dalle degenerazioni tumorali. Inoltre rinforza il sistema immunitario.
La vitamina E previene le patologie cardiovascolari
Assumere vitamina E contribuisce a mantenere il sangue fluido e i vasi puliti, prevenendo la comparsa di coaguli ematici e di placche aterosclerotiche che potrebbero provocare trombosi venose o problemi cardiaci, tonifica i capillari e migliora l’elasticità dei vasi sanguigni. Inoltre riduce la formazione di colesterolo cattivo (LDL), facilita il trasporto di ossigeno da parte dei globuli rossi e regola la pressione, aumentando anche la forza muscolare e contrastando la stanchezza.
La vitamina E mantiene giovane il cervello
La vitamina E protegge i neuroni dallo stress ossidativo, ritardando il declino cognitivo e prevenendo l’insorgere di malattie degenerative come l’Alzheimer.La vitamina E e la pelleProtegge i tessuti organici dall’azione degenerativa dei radicali liberi, rallenta l’invecchiamento cellulare ed è un vero toccasana per la pelle, tanto che è presente nella formulazione di molte creme viso. Inoltre è un ottimo coadiuvantenelle terapie dermatologiche contro acneed eczemi, e accelera la guarigione delle lesionicutanee, riducendo la formazione di cicatrici.