Il chirurgo italiano Paolo Casoni, ideologo di un trattamento per vene varicose e capillari, cura una volta al mese pazienti con problemi di microcircolazione sanguigna in un ospedale di Marbella, secondo il metodo scoperto sette anni fa e brevettato in Europa da due anni. Oltre all’Italia, Malaga è l’unico posto al mondo in cui opera.

Marbella, 1 dicembre 2020 – Specialista in chirurgia generale, cardiovascolare e oncologica, il dottor Paolo Casoni ha registrato il brevetto WO2019234120-Polidocanol come Agente Immunomodulante per il trattamento delle vene varicose senza produrre effetti collaterali dannosi per il corpo umano. A parte la clinica Ippocrate, a Parma (Italia), di cui è direttore, Marbella è l’unico posto al mondo dove, per il momento, applica la sua scoperta.

Il brevetto risale al 2018, sebbene Casoni abbia iniziato a sperimentarlo nel 2013, per cercare di minimizzare le conseguenze, secondo lo stesso medico, “non gravi ma molto scomode” di fornire Polidocanol nella sua consueta concentrazione. Per fare questo diluì questo noto farmaco che esiste dal 1960 e iniziò a fornirgli la stessa funzione di allora, come “metodo sclerosante per vene varicose e capillari”.

Dopo diversi test, Casoni ha rilevato “con sorpresa” che non solo gli effetti collaterali sono scomparsi, passando dal 10% a 1 su 1000, mentre “l’impatto su vene e capillari era lo stesso”.

Dopo aver visto questi primi risultati, “abbiamo ulteriormente diluito il farmaco”, spiega il medico, “contattando il dipartimento di Biochimica dell’Università degli Studi di Urbino per vedere quali effetti ha avuto questa nuova riduzione della concentrazione sul corpo umano”. Ancora una volta, aggiunge Casoni, “siamo rimasti piacevolmente sorpresi testando 52 citochine e verificando come il trattamento abbia un fortissimo effetto immunomodulante e antinfiammatorio”. Inoltre, l’87% dei pazienti trattati “ha riferito di aver smesso di avere dolori alla schiena, l’idratazione della pelle è migliorata e di stare meglio in salute”.

Casoni e il suo team hanno proseguito le indagini con “casi personalizzati” di pazienti con vene varicose, problemi vascolari, psoriasi o artrite reumatoide e hanno scoperto che “il trattamento ha avuto effetto, senza eliminare completamente l’anomalia, ma riducendola al minimo”.

Attualmente il Polidocanolo viene diluito “fino a 15 volte” e provoca un “rallentamento dell’invecchiamento cellulare dell’organismo nei pazienti trattati per diversi anni, con miglioramento dei tessuti” quello che Casoni chiama “effetti collaterali enormemente positivi”.

Ora Casoni e il team di Ippocrate cercano “un’azienda per poter espandere il brevetto europeo al resto del mondo”, anche se questo processo “è solo all’inizio e non abbiamo ancora nulla di concreto”.

A proposito di Ippocrate

Il centro medico Ippocrate è la prima clinica per la cura delle vene a Parma (Italia) che studia la patologia vascolare degli arti inferiori in tutte le sue manifestazioni: dal trattamento completo delle teleangectasie, attraverso le vene varicose, alle complicanze più importanti come flebiti e ulcere.

Il suo team, guidato da Paolo Casoni, ha 30 anni di esperienza in campo angiologico, chirurgico, flebologico, fisioterapico, nutrizionale ed estetico.